La Nuova Cooperativa Casearia Spilambertese nasce nel 1978 ai piedi delle colline modenesi, una zona in cui si concentrano varietà incredibili di DOP come l’Aceto Balsamico della Consorteria di Spilamberto, il nocino, l’amaretto, la lavorazione delle carni e il Lambrusco della Cantina di Castelvetro.
Nel corso degli anni si sono sviluppati importanti progetti di fusione con diversi caseifici fino ad arrivare ai 28 soci conferenti di oggi, distribuiti tra i comuni di Spilamberto, Castelvetro, Guiglia, Savignano, Vignola, Valsamoggia e Modena. Uno degli obiettivi è la ricerca continua della migliore qualità di prodotto, a partire dai foraggi di collina per arrivare alla lavorazione del latte, secondo il disciplinare e grazie all’alta competenza dei mastri casari.
Vengono lavorati 130.000 quintali di latte per una produzione di circa 26.000 forme di Parmigiano Reggiano che stagionano in diversi magazzini delle zone. Oltre al prodotto di punta viene prodotta anche un’ottima ricotta, formaggio fuso e formaggi freschi a pasta molle che vengono venduti nello spaccio San Lucio di Vignola.
Ecco l’intervista a Fabio Bergonzini.
Ciao Fabio, raccontateci che cosa faceva la vostra azienda prima di conoscere Accademia Italiana del Latte.
La nostra mission aziendale è da sempre la ricerca di un prodotto migliore, di un modo di lavorare migliore. Per questo motivo non siamo nuovi al discorso della formazione avvalendoci di collaborazioni e affiancandoci a consulenti e tecnici; essendo praticamente vicini di casa di Accademia abbiamo iniziato una collaborazione con loro e ci siamo trovati subito in sintonia.
Perché avete scelto Accademia come partner nella formazione?
Avevamo sentito parlare di Accademia e conoscendo il presidente Ferrari abbiamo avuto un incontro dove ci ha spiegato il loro metodo di lavoro che ci è piaciuto fin da subito e così abbiamo iniziato questa collaborazione. La vicinanza geografica ha coinciso con un metodo di lavoro sulla stessa linea d’onda, lavorare per crescere, per migliorarsi condividendo idee e progetti.
Quali sono state le tematiche affrontate?
Le tematiche affrontate sono quelle classiche che ci ritroviamo ad affrontare 365 giorni all’anno. Lavorare il latte è un’arte, avere un partner che ci supporta con delle spiegazioni sul perché fare o il perché meglio non fare certe cose per noi è un grande aiuto. I tecnici di Accademia ci dicono sempre il perché delle cose e questo per noi è il vero valore di una formazione. Non quindi una scaletta di operazioni da eseguire, ma un approfondimento tecnico delle operazioni che dobbiamo svolgere per la produzione partendo dal quesito che sta alla base di tutto “che cos’è il latte?”
Dopo le consulenze di Accademia come vedete il tuo futuro?
Lavoriamo sempre per migliorare il prodotto e di conseguenza avere un partner come Accademia siamo sicuri ci darà una mano in questo anche in futuro, per il core business e per eventuali sviluppi futuri.
Credi che la formazione sia importante nel tuo lavoro?
La formazione è sempre importante, chi si ferma è perduto. In un momento economico come l’attuale sbagliare poco o nulla è fondamentale per garantire un futuro roseo alle aziende.
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